La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente. (Col 3, 16)

Un tempo terribile!

Inizia oggi e finisce a Pasqua, questo tempo forte che vieta i dolci, la carne, che rende tutti tristi e cupi, tutti ripiegati a contemplare il proprio peccato, un periodo davvero terribile se produce questi effetti! Tutti si propongono sacrifici e fioretti, specialmente alimentari, i più coraggiosi spariscono da facebook e da altri social network, spiegando che “fino a Pasqua non sarò presente sui social per vivere meglio la Quaresima”. Si organizzano celebrazioni penitenziali, croci ovunque, i sacerdoti usano paramenti di un viola intenso, vengono presi d’assalto i confessionali: davvero un tempaccio!

Quaresima non è rinuncia

E pensare che questo tempo non è nato così. La sua funzione è semplicemente quella di ridare le giuste priorità alla vita di un cristiano, e prepararlo alla gioia sfolgorante della Pasqua. La Quaresima non è rinuncia fine a se stessa! Questo è il tempo della preparazione, è l’occasione propizia che Dio ti dà per mettere i puntini sulle i, camminare dietro al Signore con maggiore consapevolezza, sceglierlo ancora e ancora come il proprio Tutto.

La Quaresima è un tempo di gioia

Dopo l’allegria del Carnevale ecco giungere la gioia pacata della Quaresima, quella gioia profonda di chi si mette in cammino verso casa, verso i propri cari, dopo tanti mesi o anni di lontananza. Quaresima è pensare il focolare lungo il cammino, è fare memoria degli affetti, ricordare gli episodi, pensare al timbro di voce o alla fisionomia dei propri cari, e ogni passo è un plasmare il proprio cuore, di modo che l’incontro sarà un’esplosione di gioia, di commozione, di abbracci fortissimi. La Quaresima: non può essere che gioia, perché attraverso essa scopri Dio e il suo folle amore, e riscopri te stesso nel tuo seguire Lui.

Quaresima come

I fioretti, i sacrifici sono solo una piccola parte del cammino, ma soprattutto non sono il traguardo. Non rinuncio al dolce per il dolce ma per amare di più. Non rinuncio alla TV o a internet per loro stessi, ma per occupare quel tempo con la preghiera e la meditazione. Gli strumenti servono a fare meglio il lavoro, non a guardarli e a rigirarli tra le mani. Dando il giusto ordine alla tua vita potrai sperimentare quali possono essere gli strumenti migliori che ti aiutano in questo, senza idolatrare nessuno di essi, soprattutto cercando quale fa più al caso tuo.

Buon cammino nella gioia!
Luca Rubin