Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”. Udito questo, disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.
Gesù vede Matteo, lo vede nel suo posto di lavoro, esattore delle imposte, un lavoro da tutti considerato come brutto, noioso e sporco. 
Lo sguardo di Gesù sulla tua vita. Gesù ti vede con occhio buono, sorridente, ti accoglie così come sei, e quello sguardo ti rapisce. 
E ti guarda così sempre, anche quando sei in ufficio e stai facendo un lavoro noiosissimo, quando i colleghi te ne combinano di tutti i colori, oppure quando tu stai perdendo tempo invece di lavorare. 
Gesù ti vede in tutti quei contesti che solo tu conosci e che tante volte forse non accetti…
E gli dice: seguimi. Seguimi così come sei, lo so che non sei un santo… Seguimi così come sei vestito, non ti fare paranoie, mi vai bene così… 
Ma io, veramente, cioè io…
Eddai Fantozzi, non lo sai che io ti amo solo per il fatto che esisti e non per i tuoi pregi e difetti? Seguimi, dai, staremo bene insieme! 
Vieni con me, porta pure con te tutto ciò che sei, le tue esperienze, il tuo passato e il tuo presente, porta con te anche i tuoi fallimenti, le tue angosce, le tue tensioni… la tua anima, la tua psiche, il tuo corpo: porta TUTTO! Perché io, Gesù, amo tutto di te, davvero! 
 
Ed egli alzatosi lo seguì… Non dice una sillaba Matteo, ma compie un’azione precisa, anzi due: alzatosi, dal suo lavoro, dalla sua situazione, lo seguì!
 
Ma adesso Gesù ci stupisce: dopo aver chiamato Matteo cosa fa? Lo porta in chiesa a pregare? No! Gli fa fare una bella confessione? No! Lo porta a pranzo!!! A pranzo non da nobili altolocati, ma da pubblici peccatori, drogati, prostitute, alcolizzati, ladri, estorsori e strozzini, aggiungi tu qualsiasi altra categoria di persone, c’è posto per tutti. E Matteo si sarà trovato a suo agio tra loro! In fondo il suo lavoro non era così onesto no? 
Matteo capisce così subito cosa significa  alzarsi per seguire Gesù: condividere la propria vita con gli altri, essere fratello di tutti, ma di tutti veramente! Matteo è chiamato ad essere l’amore là dove l’amore non c’è!
Matteo non ha paura di sporcarsi le mani e i vestiti nell’avvicinare le persone: l’amore ripaga di tutto, e ogni mattino ti fa ritrovare la veste del servizio profumata di pulito e di gioia, affinché durante il giorno tu possa essere il sorriso di Gesù per tante persone che mai hanno ricevuto un sorriso. Come on Matt!