La Novena di Natale 2017 sarà un ritorno alle origini, perché mediteremo sul testo del “Regem venturum Dominum”, conosciuto come “Canto delle Profezie”, composto da un missionario vincenziano a Torino nel 1720. Il testo ovviamente fa riferimento alle profezie bibliche, in particolare del profeta Isaia.

 

24 dicembre – nono giorno della novena di Natale

 

Oggi, nella città di Davide,
è nato per voi un Salvatore,
che è Cristo Signore.
Troverete un bambino avvolto in fasce,
adagiato in una mangiatoia.
(Luca 2,11-12)

Ultimo giorno di questo percorso verso il Natale del Signore. L’oggi di Dio ci stupisce sempre, noi che siamo abituati a tradurre tutto in ieri-oggi-domani, passato-presente-futuro, mal gestiamo questo eterno presente, questo mai assentarsi di Dio. In verità talvolta lo accusiamo di non esserci, o meglio di non prendersi cura, di non fare niente per chi ha bisogno, proprio Lui che si dice presente e potente (anzi, onnipotente).

L’oggi di Dio ci sconcerta, perché ci barcameniamo tra un “ormai” e un “si vedrà”, e ci fa comodo non dover agire nell’immediato, non doverci rimboccare le maniche e operare il bene.

L’oggi di Dio si incontra col nostro oggi, ci scuote dal torpore, ci invita a seguirlo, a impastarci intimamente col suo oggi, e con lui fare cose stupende. Maria ha incontrato l’oggi di Dio, lo ha amato pazzamente e pazzamente ha detto di sì a quel pazzo progetto. E la sua vita è divenuta terreno fecondo dove è germinato il Figlio di Dio, il figlio suo.

Questo stanco e barboso Natale che ci ostiniamo a ripetere, anno dopo anno, con auguri e regali obbligati, con pasti esagerati e reiterati, che cosa ha a che spartire con l’oggi di Dio? Nulla! E’ questo il dramma, è per questo motivo che non vediamo l’ora di concludere le “buonefeste”, e tornare al nostro trantran, sempre uguale, sempre quello. Lasciamoci invece sconcertare e disturbare dall’oggi di Dio, quell’oggi che, è vero ci disturba, ma rende la nostra vita un eterno presente, come la sua, e vivremo non una settimana da Dio, come in quel bel film, ma tutta la vita sarà con Dio, illuminata dal suo Amore incondizionato.

Natale è proprio questo entrare nel cuore di Dio, e sentire che il suo pulsa all’unisono col nostro. Lasciamoci abbracciare, lasciamoci amare. Oggi.

 

 

Myriam di Nazareth. Quello che i Vangeli non dicono