Tutto è stato dato a me dal Padre mio (Mt 11,25-30)

 

Immagina un bimbo appena nato. Ha ancora gli occhi chiusi, stringe i piccoli pugni e piange a squarciagola. E’ nato da nemmeno 10 minuti, è tutto nuovo per lui (o lei), non ha la minima idea di cosa gli stia succedendo, non conosce l’ambiente che lo circonda, non ha meriti nè competenze. Ha solo una gran voglia di vivere, di respirare, ma anche respirare è una cosa tutta da imparare! Questa creatura non ha nulla di suo, non ha proprietà, non sa difendersi. Tutta la sua forza è l’amore e la protezione di papà e mamma. Nient’altro. Tutto è stato dato a me dal Padre mio. Queste parole di Gesù sono applicabili perfettamente a quel bimbo.

Purtroppo però, quel bimbo crescendo imparerà mille cose, sara bravissimo, abilissimo, sportivissimo, tutto issimo, prenderà carrellate di dieci e lode, si dimenticherà dei due kg e mezzo che era, e si sentirà grande, forte, potente, invincibile. Dai, è successo anche a te?! E come ti senti a essere issimo? Come ti senti a essere sempre il migliore, quello che non deve chiedere mai, quello che arriva sempre al momento giusto nel posto giusto, quello che cade sempre in piedi, quello che… spesso si sbuccia le ginocchia e sbatte la faccia a terra, perché ogni tanto, e meno male, si rende conto dei propri limiti, e fa i conti con la propria umanità?

Tutto è stato dato a me dal Padre mio. Ricevere tutto dalle mani di chi ti ama è il segreto per non farti male, per vivere un’intera vita nel grazie riconoscente, non in un atteggiamento passivo e remissivo, anzi: vivere le tue doti, capacità e competenze come una risposta d’amore a chi ti ama, tu non sei una proprietà da difendere con denti e unghie, ma un dono che tu stesso hai ricevuto e che trasmetti a chi ti è vicino. Non dovrai mai aver paura dell’altro, perché tu stesso non ti possiedi, e non possedendoti tutto diventa più semplice; non avrai bisogno di uscite come “lei non sa chi sono io!” vedrai: in molti chiederanno quale sia il tuo “segreto.”

E se invece sei issimo, e proprio non riesci a scendere da quel trono glorioso che ti sei costruito? Beh, allora guarda un altro trono, la croce del Signore, e ascolta cosa vuole dirti: impara da me, che sono mite e umile di cuore. Sono sicuro che la sua vita offerta per amore compirà il miracolo, e anche tu accoglierai tutto dalle mani dell’Amore.