Augurandoci un 2014 clemente, andiamo a leggere il vangelo di oggi: solo la Parola di Dio può donarci pace e salvezza, tutto il resto passa, compresa l’allegria (finta?) di Capodanno.
Oggi la Chiesa celebra Maria, Madre di Dio, dogma promulgato nel concilio di Efeso nel 431. E la pagina di Vangelo che andiamo a meditare ci parla di Maria che “da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”. Quali cose? I pastori in questo brano hanno la funzione di riassumere l’accaduto: “Trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”. Possiamo facilmente comprendere che i pensieri custoditi da Maria non erano solo i fatti recenti, ma si estendevano a tutta la sua vita così artisticamente intessuta dalla meravigliosa provvidenza di Dio.
In italiano il verbo greco è tradotto “custodire”, ma nella lingua originale ha un significato più profondo: vuol dire sì, custodire, ma anche mettere insieme, confrontare, scontrare, lottare… Tutti questi sentimenti trovano accoglienza nel cuore della madre di Dio, e ci manifestano che anche Lei, la tutta santa, ha sudato fatica e dolore a star dietro al Suo Figlio, esattamente come noi, e più di noi Anche Maria “avanzò nella peregrinazione della fede e serbò fedelmente la sua unione con il Figlio sino alla croce”(Lumen Gentium, 58). Non siamo contenti? Ha peregrinato, cioè ha vagato, ha trovato vicoli ciechi, ha preso testate, è tornata indietro, ha chiesto informazioni, ha vissuto la morte del Figlio… Non si è mai seduta aspettando chissà quale luce divina (ve lo assicuro, i fasci di luce ci sono solo nei film).
La festa di oggi, così adatta per iniziare un nuovo anno, ci suggerisce l’atteggiamento giusto, quasi un proposito per il 2014:, custodire tutte queste cose, meditandole nel nostro cuore. Proprio tutte: cose belle e brutte, spirituali e materiali, peccati e preghiere. Non censuriamo nulla di ciò che viviamo dentro di noi, ma custodiamo e riflettiamo, proprio come Maria.
Un anno di pace, per tutti.

Fonte: http://www.vitadiocesanapinerolese.it/