Abitare l'amore
Gv 15,9-17
Sentite le pulsazioni cardiache di Gesù in questa pagina di Vangelo? Sono parole di un innamorato folle, che ci supplica di rimanere nel suo amore, di dimorare in esso (come riporta il testo originale): l’amore di Dio è casa, rifugio e protezione! Gesù stesso dimora nell’amore di Dio Padre: è chiaro allora che Lui desidera dimorare con ciascuno di noi, creando un circolo d’amore mondiale, universale: Dio è pazzo d’amore, tanto da sembrare un idealista, ma basta che leggiamo il vangelo della Passione per comprendere quanto il suo Amore sia tremendamente concreto, un Amore scolpito nella carne del Figlio di Dio. A questa concretezza siamo chiamati: non un amore spiritualizzato, etereo, impalpabile. Se non ci sei tu ad amare, non c’è nessun altro, inutile giocare a nascondino, sperando che “ci penserà il Signore”: e tu cosa fai?
“Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi.” Ecco la prova del nove della nostra fede e del nostro Amore! Sempre San Giovanni nella sua prima lettera dice: Se non ami tuo fratello che vedi, come potrai amare Dio che non vedi? (1 Gv 4, 20). L’unico amore alla nostra misura è quello umano, e Gesù per farci comprendere che non siamo così brutti e cattivi, si è fatto uomo in tutto come noi, ha amato i suoi, ha sofferto per amore (pensate a Giuda, a Pietro, a ogni persona di ogni tempo che fatica ad abitare quell’Amore); se amiamo, siamo immersi in Dio, tanto quanto gli angioletti con aureola ed ali, ancora di più: tutto il nostro essere, corpo, anima, mente e cuore diventa veicolo di amore: capisci la potenzialità che hai tra le mani? Non ti disperdere a guardare allo specchio le imperfezioni del tuo volto, ma cerca il volto di Dio in ogni persona che incontri, amala e basta.
E avrai amato Dio.
Buona domenica!
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