La Novena di Natale 2017; sarà un ritorno alle origini, perché mediteremo sul testo del “Regem venturum Dominum”, conosciuto come “Canto delle Profezie”, composto da un missionario vincenziano a Torino nel 1720. Il testo ovviamente fa riferimento alle profezie bibliche, in particolare del profeta Isaia.

 

17 dicembre – secondo giorno della novena di Natale

 

Presto verrà Dio fra i suoi:
un uomo della casa di David salirà sul trono.
Voi lo vedrete
e traboccheranno di gioia i vostri cuori.

(Isaia 22,22; 66,14)

 

Presto. Come nella prima strofa, anche oggi ci viene detto che Dio è vicino, presto verrà. Lo usiamo molto volte nei saluti: “ci vediamo presto, arrivederci a presto”, magari anche inavvertitamente. Questo “presto” di Dio invece è davvero tra poco, tra un attimo, perchè Lui c’è sempre, è l’eterno presente, Colui che diventa il tuo compagno di cammino, che ti tende la mano per stritolartela nei momenti difficili e farti sentire il suo calore, la sua vicinanza.

Quella sedia vuota presto accoglierà il Re, “colui che governa il mondo con santità e giustizia e pronunzia giudizi con animo retto” (Sapienza 9,3); sarà un Re vicino al suo popolo, comprensivo, mite ed umile. Sarà un Re con il quale si può parlare, con il quale ci si può confrontare. Il suo regno sarà la misericordia, e tutta la sua opera consisterà nel rendere felici chiunque incroci il suo sguardo, chiunque incontra sulla sua strada.

Voi lo vedrete. Non è una speranza, ma una certezza: noi lo vedremo, coi nostri occhi, noi lo vedremo nelle nostre vite. E non importa se siamo miopi o presbiti: Lui c’è, Lui è il DIO-CON-NOI, ci fa anche lo spelling del suo nome per farci fare esperienza del suo amore! E questo vedere, questo fare esperienza porterà i nostri cuori alla gioia, quel sentimento tanto ricercato ma così poco conosciuto e riconosciuto.