In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.

Gv 1,1

Com’è consolante sapere che tutto ha avuto un inizio, anche il mondo, l’universo, la vita dell’uomo sulla terra. I miti cercano di raccontare questa origine, ma perlopiù sono racconti tramandati di generazione in generazione, perché nessuno sa con esattezza come sia avvenuto questo inizio: Big Bang o Creazione? Creatore o caos primordiale? O tutte e due le cose insieme? Fattostà che tutto ha un inizio. I teologi ci dicono che Dio è eterno, cioè non ha inizio e non avrà fine, è fuori dal tempo e dallo spazio, e proprio per questo è l’eterno presente, in ogni luogo e in ogni tempo. Eppure qualcosa (o meglio Qualcuno) ha avuto inizio anche nel cuore di Dio, nei suoi pensieri.

In principio era il Verbo. Non ti aspetteresti un principio così scolastico e grammaticale, eppure il verbo in qualsiasi lingua è quella parte della frase che indica un’azione. Dio agisce nella storia, interviene, si muove. In quel principio già c’era il Verbo, in unità col Padre e lo Spirito.

E il Verbo era presso Dio. Il Verbo non è ancora la Parola, l’annuncio, il Verbo è eterno Silenzio all’interno della Trinità, comunità d’amore ma anche di azione. In questa intimità familiare è difficile immaginare cosa potessero fare i Tre, ma possiamo facilmente comprendere chi sono e cosa vivono tra loro: amore al massimo livello, amore perfetto, puro, santo, niente altro che amore e donazione reciproca.

E il Verbo era Dio. L’amore accomuna e rende simili, plasma i cuori, amalgama le emozioni, unisce le volontà, pur rispettando l’essenza e la personalità di ognuno. A Casa Trinità, per usare un’immagine di don Tonino Bello, succede la stessa cosa: Il Verbo era Dio, non un semidio, in un gradino inferiore, ma Dio come il Padre e lo Spirito, talmente in comunione da essere in una perfetta unità.

Contempliamo Dio nel principio, nel silenzio di una profonda intimità, che coinvolge anche la tua umanità, perché i Tre desiderano essere quattro, manchi solo tu.