Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.

Gv 1,6-8

Il mistero dell’incarnazione non è una cosa che riguarda esclusivamente Dio, che decide di diventare uno di noi e di condividere al 100% la natura umana (sarebbe già una notizia strepitosa). Dio quando fa qualcosa lo fa bene, e il suo diventare uomo e nascere dal grembo di una donna, come tutti gli esseri umani, coinvolge l’uomo, tanto da renderlo strumento indispensabile per il suo progetto. Nel suo percorso verso Betlemme, la Trinità ha bisogno di un uomo, e se è vero che “la natura non fa salti”, neppure Dio li fa, ma segue la dinamica umana in tutto e per tutto.

Il suo nome era Giovanni. Non un uomo qualsiasi, non l’uomo in generale, ma proprio lui, Giovanni, con un nome e un cognome, con una storia, un volto, un carattere, con i suoi pregi e difetti, esattamente come te. Giovanni è il testimone per eccellenza, chiamato anche l’amico dello Sposo, che rende testimonianza alla luce. La luce ha bisogno di testimoni? Non è così evidente a tutti? Ebbene no, la luce è un’esperienza che i ciechi non fanno, ma anche i dormienti, e non solo a livello fisico. Dio ha bisogno di Giovanni, un uomo con gli occhi bene aperti, che ha fatto esperienza della luce, non per convincere, non per predicare, non per indottrinare: semplicemente per essere testimone vivente della luce: “Noi tutti, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine” (2Cor 3,18). Ecco cosa fa Giovanni: diventa testimone della luce diffondendo in se stesso la luce stessa.

Perché tutti credessero. È il motivo di tutto questo movimento: la fede non è adesione a una religione, non è la tessera di fidelizzazione clienti, ma è fiducia nell’amore di Dio per me. “Amor con amor si paga, chi con amor non paga, degno di amar non è” dice un altro Giovanni (Petrarca).

Contempliamo Dio: Lui ti chiede di essere testimone della luce. Lasciati abbagliare, rischia di non vederci, per fidarti dell’Amore e per amore risplendere.