Si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio
(Gv 20,1-9)

Ormai rifiutiamo le favole, demitizziamo, desacralizziamo e uniformiamo tutto al nostro debole pensiero, per non correre rischi, per non rimanere illusi e delusi, perché troppe volte siamo rimasti fregati da belle parole, ci avevamo creduto, sperato, e poi il nulla, la disillusione più amara di essere stati sedotti e abbandonati.

Il vangelo sta facendo la stessa fine: “favole dei preti, tutte cose inventate, è da duemila anni che ce la raccontano, io non ci casco più…” ecc. Tra tutte, le pagine più bruciate e avversate, sono quelle del Natale e della Pasqua, neanche a farlo apposta. Il Natale ci presenta l’umanità di Dio, che si fa uno di noi; la Pasqua ci presenta la divinità del Figlio di Dio, che muore e risorge.

E’ questa vicinanza di Dio che per assurdo, ci crea tanti problemi. Non riusciamo a capacitarci che Dio è uno di noi, non seduto sul trono, ma accovacciato tra le nostre macerie; non brandendo uno scettro d’oro, ma tendendoci le sue mani forate dai chiodi; non accusandoci e condannandoci, ma stringendo ciascuno al suo costato trafitto, per sentire meglio la cascata incontenibile del suo amore.

Maddalena che va al sepolcro, è ancora avvolta da una spessa coltre di buio, lei sola, ad affrontare la morte del Maestro. Un buio che la avvolge ma che non la inghiotte: è lei a dominarlo, è lei a crearsi un varco per giungere quantomeno al corpo senza vita del Signore.

Il buio di Maddalena è lo stesso tuo buio, quello che ti fa tanto soffrire, che ti illudi di dipanare con musica a tutto volume, oppure una serata da sballo. E’ quel buio che ti illudi di rischiarare coi pochi fiammiferi che hai in tasca, ma che ti lasciano come prima, solo e vagante, nelle tenebre.

Maddalena ti invita ad accogliere la luce del Cristo vittorioso, ti invita a non ripiegarti su te stesso, ma a scovare in quel sepolcro vuoto e buio la luce della Pasqua, evento di salvezza, e appuntamento di riscatto. “La pietra era stata tolta dal sepolcro”: puoi incontrare il tuo Signore, finalmente! Che questa Pasqua 2017 possa vederti tra le sue braccia, nel suo cuore, ristorato e rinfrancato, finalmente libero, nella luce.

Buona Pasqua di Resurrezione!