Gv 3,14-21

Serpente-innalzato1[2]Ciao, come va? Eh, alti e bassi, come per tutti.
Spesso sono queste le parole che superficialmente scambiamo. Anche Gesù ha vissuto alti e bassi come noi: ogni riga di vangelo ci viene a dire che il Figlio di Dio è davvero uno di noi, in tutto!
Il serpente di bronzo innalzato nel deserto da Mosè guariva dalle malattie, così Gesù innalzato sulla croce diventa salvezza e guarigione. Una curiosità: oggi i due simboli, il serpente e la croce sono raffigurati entrambi nelle insegne delle farmacie.
Se abbiamo il coraggio di uscire dai nostri piccoli schemi, potremo avere belle sorprese: quel serpente che tanto ci fa impressione ci può guarire, quell’uomo così sfigurato dal dolore, insanguinato e pieno di sputi è il nostro redentore.

Entrambi innalzati, non per la loro bellezza, ma perché potessimo connetterci il più velocemente possibile alla salvezza! Allora il tanto discusso crocifisso sui luoghi pubblici è lì per dirti non l’appartenenza a una religione e neppure per rivendicare le tue radici culturali, ma per ricordarti quanto sei stato amato e perdonato.
Gesù è stato innalzato o abbassato? Se lo guardo con gli occhi di chi vuole solo vincere, e vincere facile, beh peggio non gli poteva andare. Ma Gesù è stato innalzato perché ha saputo volare sopra quell’oceano di dolore e di cattiveria, e tende le mani per farci volare con lui, senza paura di cadere in basso, perché come diceva Charles de Foucauld “ho cercato l’ultimo posto ma è occupato da Gesù”.

Se anche tu, accetterai questo volo, soffrirai ugualmente, ma il tuo dolore non sarà fine a se stesso: è questo che tante volte ci spaventa più ancora del dolore: il non senso del dolore, il soffrire a vuoto. Unito a Gesù, diventerai anche tu medicina di Dio per quanti incontrerai.

Buona domenica!