Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca, E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!» E, chinato il capo, spirò (Gv 19, 28-30).

Davanti alla morte il silenzio è l’unica risposta accettata, un silenzio soffocato da lacrime e dolore. Ora tutto è compiuto nella vita di Gesù di Nazareth, e dopo l’ultimo suo respiro scende la notte nel mondo. Ora è il mondo ad avere sete, ad avere un innato bisogno di verità, di cieli che si aprono, di un Dio che muore per amore.

Gesù morto in croce disseta e risana le nostre vite. Lo strumento di morte irradia luce e vita ovunque uno sguardo esausto si alza a contemplare l’amore che sa morire.

Luca Rubin

Mi fa paura la morte.
Inutile nasconderlo.
Mi fa paura
quel niente gelido
che chiude il sipario
su tutto ciò
che ho di più caro.
Mi fa paura
la morte
e lo strascico di dolore
che porta con sé.
Mi fa paura quell’istante
che non dà scampo
e che tutto cancella
con un colpo di spugna.
Ci sei passato anche Tu
e so che mi capisci.
Tendimi la mano,
Signore,
quando arriverà la mia ora.
Ed io avrò più coraggio.
avrò più speranza.
avrò la forza
di correrti incontro.

Patrizio Righero