11148392_627502390719174_1462656990939991830_n[1]Questa mattina parlando con un’amica, riflettevo che le amicizie più belle (e forse le uniche vere amicizie), sono quelle “jeans”: quando usi un paio di jeans non hai paura di stropicciarli, di macchiarli, di rovinarli, non li devi portare in lavanderia: in lavatrice a 60° e passa la paura. Soprattutto ti senti a tuo agio con loro.
Con le amicizie jeans non esiste la paura di offendere o di irritare: l’empatia è talmente tanta che permette di essere se stessi, senza maschere e senza filtri.
Tra “amici jeans” ci sono anche i momenti di scontro, in cui ci si dice le cose in faccia, a volte anche con poca grazia, e poi, senza che nessuno tenga il muso per una settimana, ci si riconcilia, e si prosegue, sempre in jeans.
Gli amici jeans pur essendo diretti e concreti, hanno il dono della misura, del rispetto reciproco.
Domanda: un’amicizia “non-jeans” è davvero amicizia? O solo conoscenza, rapporto di buon vicinato, maschera?
E allora se non sono jeans, meglio rimanere in mutande, piuttosto di essere lo zimbello di perfetti illustri sconosciuti.