In margine alla processione con la statua della Madonna del Pilone, il cui stato di conservazione ha visto periodi migliori. 

 

Ti ho visto stanca quest’oggi, Madre, logorata da tanto vissuto, affaticata per i tanti figli da accudire. Ho fatto fatica a guardare il tuo volto dimesso, e in un primo momento ho allontanato lo sguardo. È la fatica di un figlio che ama la sua mamma, la donna più bella e più buona del mondo, che mai vorrebbe veder soffrire.

Sembrano lontani i giorni di festa, i fiori, i canti, le variopinte fiaccole che illuminavano il cammino: oggi è stato un giorno ordinario, senza solennità,  dove il tuo volto non ha nascosto la spossatezza di una vita che si fa dono giorno dopo giorno, per il bene dei figli. In questa normale quotidianità i nostri occhi si sono incontrati e le nostre mani intrecciate, ci siamo scambiati qualche parola, non tante però: eri una mamma stanca.

Questa stanchezza non ti ha tuttavia fermata: hai camminato con noi, hai proteso le braccia e ci hai accompagnato come fai sempre, hai cercato di sorridere, di stemperare questa fatica con la festa. Starti accanto è sempre una festa, anche nei giorni più difficili.

Porto nel cuore il tuo sguardo umile, che accarezza ogni tuo figlio come se fosse l’unico amato figlio. E nel cuore stringo Te, Madre amata. Continua a camminare con noi, appoggiati a noi, e la nostra vita diventerà anche la tua, che sa intrecciare i fili più scuri con quelli più sgargianti e luminosi, affinché tutto sia armonia e bellezza.

Grazie Mamma del Cielo!