Maestro, dove dimori? Gv 1,35-42

Molto spesso viviamo un’intera esistenza cercando una dimora, la nostra, pensando che sia fuori di noi, chissà dove, lontano, in un paesaggio tropicale o in una montagna sperduta; la cerchiamo in un ipotetico e quanto mai astratto stato di felicità, oppure diamo alla felicità il colore della salute, dei soldi, della fortuna, del potere; altre volte pensiamo che la nostra dimora sia il paradiso, l’eternità, una vita disincarnata, appoggiati a una nuvoletta rosa, taluni chiedono anche il kit angelo: strumento a corda, un’aureola e un paio d’ali.

Questa ricerca della dimora fuori di sé ci porta sempre più lontani dalla dimora, e sempre più stanchi, delusi e illusi.

Si sono persi. Non sanno più dove sono diretti, non trovano più la loro abitazione. E incrociando la strada di Gesù gli pongono una domanda, solo apparentemente ingenua e curiosa: Maestro, dove dimori? Maestro è colui che in-segna, che segna dentro la persona, dentro la vita: solo chi in-segna può aiutare a ritrovare la strada verso la propria dimora. Chi si è perso ha bisogno di un maestro, di una guida, di un navigatore che sappia riportare al centro di se stessi, un po’ come quelle cartine dei grandi luoghi pubblici, che con un bel bollino rosso indicano TU SEI QUI. Solo tornando al tuo centro potrai riprendere consapevolezza di chi sei, e scoprirai che la dimora non è fuori, ma dentro di te, in te, e il Maestro te l’ha in-segnata.

“Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua dimora” (Salmo 132,13).  Metti il tuo nome al posto di Sion: Il Signore ha scelto te per sua dimora, torna ad abitarti, torna a ritrovare te in te stesso e Dio in te. E’ questo il grande segreto, che segreto non è, ma a tutti manifestato dalle pagine del vangelo, dall’insegnamento del Maestro Gesù. Quella dimora torni ad essere abitata non da fantasmi angoscianti o da paure represse, ma dalla Vita: la tua e quella di Dio.

Paradossalmente è faticoso abitare questa dimora tanto ricercata, perché ti inchioda a te stesso, a ciò che sei, non fa sconti e ti chiede di vivere la legge dell’incarnazione, quella vissuta fino in fondo dal Figlio di Dio. Solo così troverai finalmente te stesso, solo così troverai pace, e la cosa più bella sai qual è? Che Dio è lì, vicino a te, dentro di te, insieme a te.