Cosa c’entra la grammatica col volontariato?

La preposizione (dal latino “praeponere” = porre davanti) crea legame tra parole e frasi, dando un senso compiuto al discorso. In generale le preposizioni semplici chiariscono la meta di un’azione, il senso di un progetto, l’identità. Applicando tutto questo al mondo no profit, è ben chiaro che esse sono di vitale importanza per un volontariato di successo, per una ONP che sappia chi è e cosa fa. Poniamole davanti ad ogni nostra scelta personale e di gruppo: saranno il motore propulsore del nostro essere per gli altri!

  1. DI. Questa preposizione contiene tutte le tue qualità, i pregi, i difetti, i punti di forza e di debolezza. Più conoscerai te stesso e migliore sarà il mix che farai con tutti questi ingredienti. Sarà quello che offrirai alla ONP e a chi riceverà il tuo aiuto. 
  2. A. chi ti rivolgi? A chi presti aiuto? Questa preposizione è come il navigatore di ogni tua scelta, è il test che ti dice se il tuo progetto sta in piedi o meno. Sì perché se crei un piano di fundraising senza pensare chi sono i beneficiari, è come se vendi ghiaccioli agli eschimesi: faresti solo ridere, e neanche tanto.
  3. DA. Ricordati che qualsiasi azione ha una sua radice in una ONP che si è prefissata una vision (il perché) e una mission (il come). La fedeltà a questi due elementi stabilisce il suo successo. Ecco perché è importante che le fondamenta della onp siano solide e indistruttibili. Tu la sposeresti una persona che non si ricorda come si chiama? Ma la onp non è sufficiente: io non ho mai visto una onp soffiarsi il naso o imprecare per il ritardo di un treno… La onp è fatta di persone, che ci credono, che donano tutte le loro energie fisiche e psichiche. Persone che aiutano altre persone.
  4. CON. È il cuore di tutto: tu con la ONP, tu con i volontari, tu con la gente che aiuti.         Il volontariato è fatto da collaborazioni e integrazioni, a vari livelli. Tu collabori con la ONP, fornendo tempo, energie, competenze, responsabilità. La ONP collabora con te, fornendoti esperienza, campi d’azione, tempi e modalità. La gente che beneficia del tuo aiuto collabora con te, dandoti la possibilità di crescere.
  5. SU. Senza entrare in una dimensione di fede (assolutamente personale e intima), questa preposizione semplice indica che ogni azione di volontariato porta un beneficio verso l’alto, una crescita positiva, non solo in chi aiuti e assisti, ma in te stesso e nella ONP attraverso cui agisci.
  6. PER. Simile alla A, ma con una sfumatura diversa: in questo caso si gioca in perdita, senza guardare a un risultato, senza attendersi un grazie, anzi, magari ricevendo un insulto. Essere per l’altro, favorirlo in tutto senza aspettarsi niente.
  7. TRA. Deriva da intra: dentro, insieme. Non sei solo, mai. E neanche le ONP sono sole: ce ne sono altre millemila che intervengono nei più svariati ambiti sociali educativi, sanitari, culturali, ecc. Questa preposizione invita ad essere capaci di collaborazione e integrazione, certi che come disse John Donne “nessun uomo è un’isola.
  8. FRA. Deriva da infra, sotto, in basso. Sei capace di metterti in secondo piano? Riesci a sacrificare una giornata in cui potevi stare stravaccato sul divano o dedicarti al tuo hobby per un ideale più alto, per dare consolazione a chi sta soffrendo? È la sfida che ti chiede il volontariato: accettala!