Abbiamo già incontrato la Madre in questa novena, quando ci siamo fermati a meditare sulle donne presenti e operanti nel presepe.  Oggi, a poche ore dal Natale del Signore, vogliamo contemplare tutta la meravigliosa bellezza di Maria, Madre e Serva del Signore.

Tutto è partito da quel “sì” pronunciato a Nazareth, quando la ragazzina Maria ha dato il suo ok a quello che ai nostri occhi potrebbe apparire come un contorto piano di azione da parte di Dio, ma che per Lei era semplicemente il meglio che le poteva accadere, proprio perché pensato dal cuore di Dio.

Ed ora eccola qui, davanti a noi, con una gravidanza ormai al suo termine, fuori dalla sua terra, lontana da luoghi e persone conosciute, proprio quando una donna in procinto di dare alla luce il suo bimbo dovrebbe avere serenità, protezione, rassicurazione. Maria ha Giuseppe al suo fianco, e la mano di Dio a condurla, niente altro. Anzi no: ha anche il rifiuto dei locandieri, e il pensiero di quel bimbo che stava per nascere.

Maria raccontaci: non è stato facile vero? Gli abbracci di Giuseppe calmano un pochino i tuoi mille pensieri, leniscono la tua ansia; la tua fede nel Dio che salva ti sorreggeva in quei momenti di forte preoccupazione. E hai continuato a servire il Signore nonostante tutto, anzi, proprio grazie a tutte quelle situazioni avverse il tuo “Sì” è diventato fecondo, rigoglioso e forte, così forte da farti stare ritta in piedi davanti al Figlio confitto in croce.

Contemplandoti Maria, riusciamo solo a sussurrare e gustare tutto l’infinito amore di Dio Padre per te, e lo vogliamo ringraziare, col cuore e gli occhi lucidi, per averci donato te stessa non solo come Madre di Gesù, ma come Madre di ciascuno di noi, Madre che vive premure e attenzioni verso i suoi figli, che vive quell’accoglienza a Lei negata ovunque, dalla nascita alla morte del figlio. Grazie Maria, grazie Madre! Con Te può essere Natale, anche oggi.