Novena di Natale/3

Continuiamo il nostro cammino verso Betlemme!
Oggi preghiamo la seconda antifona, e notiamo subito i due argomenti in essa contenuti: l’argomento umano, d’ispirazione militare (Signore, condottiero, potenza), e l’argomento divino, spirituale (Mosè, fiamma, redenzione). La mia vita si snoda tra questi due poli: da una parte me stesso, con tutte le mie esperienze, esigenze, limitazioni, pregi e difetti; dall’altra il divino, i valori universali, la perfezione… in una parola: Dio. Il Natale possiamo definirlo come Dio che entra in quanto creatura nel mondo. È l’incontro di questi due poli spesso contrapposti, è l’Amore di Dio che si fa nostro vicino di casa, e ci dice: “Non temere, non sei solo/a”. 
Mosè rappresenta l’alleanza che Dio ha stretto con l’uomo, e ci ricorda la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d’Egitto. Viene richiamato in quest’antifona per chiedere al Signore la liberazione e la redenzione. Come gli Israeliti anche noi siamo schiavi, non degli Egiziani, ma di noi stessi, delle nostre sovrastrutture, di tutto ciò che in qualche maniera ci blocca e ci deturpa.
Proprio per questo, VIENI Signore a liberarci, vieni a donarci la tua vita, e davanti a Te, bimbo in fasce, riconosceremo e contempleremo tutto l’Amore di Dio per noi. “In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo perché noi avessimo la vita per lui” (1 Gv 4,9.)

Fonte: http://www.vitadiocesanapinerolese.it/