Novena di Natale/2

Se volessimo raffigurare questa prima antifona maggiore dell’Avvento, potremmo creare una vignetta di Dio Padre e sul fumetto una parola: Gesù! È Lui la Sapienza che esce dalla bocca di Dio. San Giovanni della Croce, mistico carmelitano del 1500 scrive: «Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva parola, Dio ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola» (Salita al Monte Carmelo, II, 22).

Questa Parola, il Verbo uscito dalle labbra e dal cuore del Padre, ha raggiunto ogni angolo del mondo, anche il più buio e lontano (la lontananza è una categoria che il Signore proprio non conosce, e meno male!) Una volta raggiunto e scovato ogni angolo, ogni individuo, tutto dispone con soavità e forza: disporre significa fare ordine, pulire, sistemare, ridimensionare; con soavità, con dolcezza, ma anche con forza e determinazione. Dio si è specializzato nell’arte di saper fondere realtà e atteggiamenti contrapposti, in un equilibrio meraviglioso.
VIENI. Questa parola è presente in tutte e sette le antifone, è il grande grido che la Chiesa, il mondo, eleva: Vieni Signore Gesù! «Tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto» (Salmo 22,20).
Vieni Signore Gesù e insegnaci la via della prudenza. «La Prudenza dirige le altre virtù indicando loro regola e misura». (CCC 1806). Questa virtù ci insegna il lavoro di Dio: disporre con soavità e forza, la nostra vita, la nostra famiglia, e portare la Sua Presenza là dove maggiormente è sconosciuto.

Fonte: http://www.vitadiocesanapinerolese.it/