Testo di riferimento: Lc 1,26-38

Fiumi di inchiostro (sia esso liquido o digitale) hanno tentato di illustrare la meravigliosa esperienza che Maria di Nazareth ha vissuto con Dio, e Dio con Maria. L’angelo Gabriele dice a Maria alcune cose, sette per la precisione, e per non essere spettatori passivi, diciamo subito che il “modello Maria” è applicabile nella vita di ogni credente per essere credibile. 

  1. Rallegrati. Ciao Maria, ti do una bella notizia: è questo, più o meno, l’inizio del messaggio. Ti è mai successo di ridere o piangere con qualcuno prima ancora di comunicargli una bella notizia? E’ talmente grande la gioia che non riesci ad esprimerla a parole, e lasci che le emozioni invadano te stesso e la persona che hai davanti. In questo saluto portato da Dio a Maria, è già contenuto tutto il messaggio: ogni volta che Dio ti incontra te lo ripete: rallegrati! Spesso ti chiedi qual è il senso della tua vita, quale possa essere la volontà di Dio: la volontà di Dio risiede tutta in questo rallegrati rivolto a Maria e a ogni uomo e donna. 
  2. Piena di grazia. Lo usiamo tutti i giorni, più volte al giorno: grazie, grazie mille, grazie di cuore… il grazie è la nostra risposta a un regalo, a un favore, a una gentilezza ricevuta. Dopo il saluto “rallegrati”, Dio anticipa il grazie a Maria, prima ancora di comunicarle il progetto, prima ancora di aver ascoltato la risposta, Dio Padre ringrazia Maria, e lo fa in modo sovrabbondante, come solo Dio può fare. Maria piena di grazia ci illustra come Dio è generoso e prodigo, e la sua grazia, il suo amore, non sono il premio alle nostre buone azioni, ma il dono incondizionato e libero di un Padre infinitamente innamorato dei suoi figli. 
  3. Il Signore è con te. Il messaggio inizia con una rassicurazione: che bello sapere che Dio è con me, Lui che mi ha creato e voluto è qui con me, accanto e dentro me!  Se il Signore è con me, posso fare tutto,
    affrontare tutto, ma soprattutto non sarò mai fuori posto, fuori luogo. A volte ti senti smarrito, ti chiedi se stai facendo la cosa giusta, o se devi cambiare strada. K’incontro con Dio è sempre la prova del 9: se Lui è con te, la strada è inequivocabilmente giusta!
  4. Non temere. Seconda rassicurazione: Dio Padre sa bene quanto l’essere umano sia fragile, quanto faccia fatica a stare in piedi, e allora Dio si mette al suo fianco per sostenerlo, confortarlo, amarlo. Non temere, non avere paura, ci sono qui io con te. Questo “non temere” è l’abbraccio dello Spirito che avvolge Maria e la rende sua sposa. Ogni volta che il Signore bussa alla tua porta, ti dona questo abbraccio: non temere, affidati, fidati, sii sereno tra le mie braccia.
  5. Hai trovato grazia presso Dio. Terza rassicurazione; potrebbe sembrare una ripetizione, ma non è così.;ria non solo è colmata di grazia,  ma è immersa in questo oceano di grazia. Non è un semplice contenitore, come un oggetto da utilizzare: Maria, soggetto pienamente consapevole, nella sua dignità di persona, fa esperienza dell’amore di Dio per lei, in quanto persona. Dio ti ama per quello che sei, non per quello che fai!
  6. Concepirai un figlio. Dopo il saluto e le tre rassicurazioni, ecco come esplode il messaggio. Non dimentichiamo che Maria era una ragazzina, promessa sposa di Giuseppe, in modo grossolano potremmo tradurre “fidanzata”. Questo annuncio è davvero fuori dalla sua portata, tanto che Maria chiede come potrà verificarsi questo. Non è una sprovveduta, sa bene chi è lei, e sa bene come procede la natura. L’essere umano è limitato, Dio è illimitato, infinito, onnipotente. In questo scenario divino l’essere umano non perde mai la sua libertà, la sua identità, Dio chiede sempre permesso, e rispetta profondamente le sue creature. 
  7. Lo darai alla luce. Speriamo, sarà quel che Dio vorrà, vedremo… Sono questi gli argini delle nostre opere, perché non sappiamo se il progetto diventerà realtà, e perché il nostro limite è sempre lì davanti a noi. L’opera di Dio invece si compie sempre, con certezza e precisione. Quel bimbo verrà dato alla luce, nascerà, senz’ombra di dubbio. L’ombra è la nostra, quando ci poniamo davanti alla luce con l’intento di arginarla. Dio, vera luce, sorride e ci abbraccia rassicurandoci che è Lui a portare avanti quest’opera fuori portata, 
  8. Lo chiamerai Gesù. Questo progetto così grande ha un nome, un volto, un’identità. Per la prima volta Maria viene messa in relazione col suo Figlio. Lo chiamerai, Lui che ti ha chiama per nome, riceverà il nome da te, ascolterà la tua voce, imparerà da te a vivere, ad amare a pregare. L’opera di Dio così immensa diventa inaspettatamente piccola, cullabile, accarezzabile. Dio si china su di te, ora è Lui a diventare la tua ombra, a ripararti da te stesso, dalle tue paure. Il progetto di Dio ha le sue fondamenta su una relazione: se mancano le fondamenta, l’edificio crolla, inevitabilmente. La relazione con Dio è la chiave del successo, è la password che ti apre la strada dove camminare con Lui.