Ti sarai posto più volte le grandi domande: “Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Le risposte a queste domande sono la tua stessa vita, con i suoi alti e bassi, problematiche e gioie.

Per una onp funziona allo stesso modo: le domande sono le stesse, ma le risposte cambiano. Se le risposte non ci sono (imbarazzati e imbarazzanti silenzi), o sono insufficienti, ci troviamo di fronte ad apatiche e insignificanti onp, magari con nomi altisonanti, con loghi fregiati da patrocini di Enti nazionali, ma che ormai si sono fermate, hanno tolto la chiave dalla toppa e chiuso gli occhi, in attesa di non si sa bene cosa, desiderando forse un’alienazione, una cancellazione dalla storia, senza però muovere un dito.

Sono fermamente convinto che tutte queste onp coperte di polvere e ragnatele, se rimotivate e lustrate a specchio, possono essere ancora una presenza positiva e propositiva, offrendo il servizio per cui sono state pensate e volute. Per fare questo, le onp devono porsi in modo serio le tre grandi domande:

– Chi sono? Ossia: perché sono nata? Qual è la mia specificità come realtà non profit? Dove mi colloco? “Eh una volta eravamo tanti soci, ma ormai siamo rimasti pochi e anziani, non ce la facciamo…” No, siamo fuori strada. Io non ti ho chiesto lo stato di salute dell’associazione. Ti ho chiesto chi è, perché è nata, cosa ha fatto ai suoi albori. “Ah sì!… “ E inizieranno a raccontare tutte le opere meravigliose che hanno compiuto. Questo raccontare è come soffiare sulla cenere, e c’è speranza che qualche brace sia ancora accesa.

– Da dove vengo? Il racconto degli inizi farà riaffiorare volti, episodi, storie, casi risolti, progetti completati. La storia di una onp è fondamentale per capire chi essa sia, perché è nata, come e dove ha operato. Anche nel caso in cui una onp nasce tonda e muore quadrata (alle onp è data questa possibilità, a dispetto del proverbio), ossia negli anni si sviluppa in campi d’azione diversi da quelli dei suoi inizi, la sua storia è di fondamentale importanza, perché contiene il DNA, la forza propulsiva che la fa balzare in piedi ed uscire dal torpore.

– Dove vado? Ossia: come posso riattivarmi? Si deve sovrapporre il “da dove vengo” con l’oggi: quella mission ha ancora senso oggi, oppure è da ripensare e attualizzare?  Questa terza domanda è la scintilla che fa accendere il fuoco, progettando la comunicazione, ridando visibilità alla onp, e quindi inserendo nuove forze di volontariato all’interno della stessa.

Se abbiamo risposto a tutte e tre le domande in modo esaustivo, i nostri occhi saranno lucidi e il nostro cuore farà “tump tump” per l’emozione di essere davanti a una nuova vita della nostra amata onp. Se le cose stanno così rimbocchiamoci le maniche e iniziamo: c’è tanto tanto lavoro da fare!

Purtroppo esiste un’altra possibilità, quando la onp non sa chi è, non sa da dove viene né dove va; o se lo sa non le interessa. La onp in questione è viva solo in vecchie scartoffie, ma non vive, non opera, non propone niente, né a se stessa né al territorio. Se non rispondi (o non vuoi rispondere) alle tre domande, e non desideri un futuro per la tua onp, chiudila. Evidentemente non ha raggiunto il suo scopo, perché non ha avuto persone che credessero nelle sue potenzialità (una onp ha potenzialità immense, proprio come ogni persona), oppure ha completato il suo compito, in quel preciso periodo storico. Meglio chiudere, allora, piuttosto di essere una presenza negativa che sa solo rimpiangere “i bei tempi andati” senza scommettere un cent sull’oggi che la interpella.

Le tre domande sono solo l’inizio. E’ fondamentale però non essere soli, col rischio di dare risposte affrettate e quindi inadeguate. Soprattutto alla terza domanda c’è bisogno dell’esperienza e competenza di un consulente in comunicazione e fundraising che possa progettare un piano consono, in modo da riportare la onp agli antichi splendori e magari anche meglio! Sono più che convinto che questo processo di rinascita di una onp è sempre o quasi sempre possibile. C’è bisogno però di persone che ci credono, che investano le loro energie e che vivano con convinzione lo spirito della onp.