I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
Massys Quinten Bentinck,The Presentation in the Temple,


Oggi 2 febbraio oltre a essere domenica, è la festa della Presentazione al Tempio di Gesù. Ricorda cioè l’evento previsto dalla legge di Mosè, in cui i genitori presentano il figlio primogenito al tempio, a quaranta giorni dalla sua nascita. Ogni anno in questo giorno, ricorre la giornata per la vita consacrata, ossia uomini e donne che sull’esempio di Gesù, si offrono a Dio per il bene del mondo.

Gesù è presentato: un presente è un dono, un regalo, per rallegrare la vita di una persona. Ebbene è offerto, regalato prima di tutti da Dio Padre, con l’incarnazione del Verbo: “Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare (regalare) il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. (Gv 3, 16 – 17). Adesso tocca a Maria e Giuseppe regalare Gesù a Dio Padre: “Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.” E sarà Gesù che offrirà se stesso sul legno della croce.

Questa festa potrebbe essere rinominata come la festa dell’esempio: Gesù che si lascia regalare da Dio e dagli uomini, in un’espropriazione piena e totale di se stesso, con un’unica e ferma volontà, cioè amare e salvare il mondo. E poi Gesù che si offre, vorrei dire che sa offrirsi fino in fondo, fino alle estreme conseguenze, e sempre per il medesimo motivo: “perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10).

Francesco d’Assisi ci esorta: “Nulla di noi tratteniamo per noi, affinché totalmente ci accolga colui che totalmente a noi si offre.”

In questo giorno avviene la benedizione delle candele, simbolo di Cristo che è “luce per illuminare le genti”; altro esempio di come farci dono: consumarsi per donare luce e calore. Anche solo un po’.

Fonte: http://www.vitadiocesanapinerolese.it/