La pagina del Vangelo dell’Epifania, come ogni pagina delle Sacre Scritture, ci aiuta a non perdere la strada, per ritrovare Dio, e in Lui noi stessi.
Non sono tre e non sono re: Matteo ci dice che erano alcuni, non sappiamo il numero esatto. La nota gioiosa è che si mettono in viaggio insieme, e insieme cercano il Bambino di Betlemme; non possiamo cercare e trovare Dio da soli, perché Dio è comunione, e neppure Lui si è mai privato della compagnia della Santissima Trinità.
Videro una stella e la seguirono. Hanno scommesso tutto e sono partiti! Non hanno avuto un’apparizione che spiegasse loro tutti i dettagli: semplicemente una stella. Hanno preso i loro cammelli, e sono partiti. Questo è l’atteggiamento della fede: scattante, pronto, come Maria, Giuseppe, i pastori, e oggi i magi.
Pressati da Erode, e di notte! Spesso succede che i brani evangelici riguardanti la nascita di Gesù sono cosparsi di brillantini, dolci e idilliaci, ma se ci fermassimo un pochino su quelle pagine, ci renderemo conto ben presto che d’idilliaco e di dolce c’è davvero poco. Anche per i magi è così: da una parte la stella, luce che li guida a cercare la luce vera, quella che illumina ogni uomo, dall’altra le tenebre della notte, ma anche le tenebre del cuore di Erode, il grande egoista che voleva tutto per sé. Anche noi combattiamo contro le stesse tenebre, dentro e fuori di noi. Se riusciamo a vincerle … andiamo avanti e vedremo che ci succederà!
Grande gioia al vedere la stella, e… trovano Gesù! Quella stella vista in Oriente li guida passo dopo passo, non li abbandona, e diventa la loro gioia. Scoprire che Dio non è un Dio lontano e impassibile ma vicino e partecipe, ci consola, ci scioglie. Ecco la luce che vince le nostre tenebre.
Adorano e donano: La luce ha vinto sulle nostre tenebre. Come i magi ci inginocchiamo e offriamo noi stessi, per quel che siamo, le nostre stanchezze, la fatica del cammino, la gioia di aver trovato il Re dei re, e la speranza-certezza di essere illuminati e accompagnati da Lui.