Gv 6,51-58

BreadHeartIl vangelo di oggi, come quelli delle domeniche passate, affronta il tema dell’Eucaristia: Gesù vero pane e vera bevanda, chi mangia di Lui avrà la vita.

“Ah sì, la Comunione…” Come se sapessimo già tutto e avessimo vissuto tutto il vivibile. Questo atteggiamento di supponenza ci sigilla il cuore e la mente e rimaniamo insensibili davanti al dono di Dio. Mangiare il pane e il vino di cui Gesù parla, non significa esclusivamente andare a Messa e ricevere l’ostia dalle mani del sacerdote, è un qualcosa di molto più ampio, più bello, più vero.

Gesù è pane per la vita dell’uomo: non ci può essere vita senza cibo. Gesù che diventa pane, oltre alla presenza reale nei tabernacoli, ci comunica tutta la premura di Dio nel voler essere la nostra vita, il nostro bene insostituibile, e questo non perchè Lui sia un megalomane, ma perchè Dio è la fonte di tutto ciò che a volte disperatamentre cerchiamo: amore, pace, serenità, benessere!

Fare la comunione significa riconoscere Gesù come insostituibile presenza d’amore. I martiri di Abitene (odierna Tunisia) interrogati dal proconsole affermarono: “Senza domenica, senza l’Eucaristia non possiamo vivere”. Non è una questione secondaria, ma di vitale importanza!

Ieri abbiamo celebrato la Vergine Maria nel suo ingresso in Paradiso: tutta la sua santità, tutta la sua vita donata non sarebbe stata possibile senza Dio. Chiediamo a Lei la grazia di non poter vivere senza questa meravigliosa presenza.

Buona domenica!