Ti è arrivato un invito per una festa di compleanno. Tra meno di un mese è la data della festa. È un compleanno importante, a cui non puoi mancare, e devi organizzare tutto per quell’occasione. Vediamo…

Cosa mi metto? Ok, tuta e scarpe da ginnastica vincono sempre su tutto, ma a una festa magari potrei impegnarmi con qualcosa di più decente, non per sfoggiare eh, solo per stare bene con me stesso e con gli altri invitati. I latini lo chiamano habitus, andando oltre al dresscode e all’outfit, e indica il modo di essere e di agire, tanto da creare in noi un’abitudine. Sappiamo bene che non tutti gli abiti sono adatti a tutti (il nero snellisce, ma anche lui fa quel che può), e quale occasione migliore di una grande festa per metterci allo specchio ed evitare deprimenti effetti trash o kitsch (e poi: vestirsi a cipolla per una festa… ma anche no).

E poi il pensiero fisso: il regalo. È un caro amico, e non posso cavarmela con un “Auguri!!” su Facebook. Vorrei donare qualcosa che esprima il mio affetto, che comunichi al festeggiato quanto gli voglio bene, e no, un paio di calzini non vanno bene. E poi il regalo serve anche a me, nel senso che mi obbliga a “materializzare” l’amicizia, renderla concreta, palpabile, e non uno tra i mille mila contatti amorfi, “che leggono tutto, ma non commentano mai”. e poi col regalo un biglietto di auguri. Che non puoi augurare “100 di questi giorni”, non è realistico; inoltre il festeggiato quel giorno può essersi preso un rimprovero dal capo, glielo amplifichi per i prossimi 100 improbabili anni?? No dai, impegnati e lascia parlare il cuore.

Una festa che si rispetti deve avere una sorpresa! E per quanto il concetto sembri contrastante, una sorpresa la devi pensare, organizzare e preparare. È un momento che porta gioia al festeggiato e agli invitati, facendo scoppiare il buonumore e la gioia.

Capisci bene che una festa importante non la si può improvvisare dall’oggi al domani. Una pizzata sì, una festa no.

Oggi ti è arrivato l’invito, e non c’è tempo da perdere. Il tempo di Avvento consiste in tutta questa preparazione alla grande festa. Natale se fosse solo il compleanno di Gesù sarebbe ben poca cosa, uno perché il 25 dicembre è una data simbolica e non reale, e due perché se quel compleanno non ti coinvolge e trasforma almeno un po’, non servirà a nulla. Questo invito a prepararsi è un’ottima occasione per vivere il Natale non solo il 25 dicembre ma ogni giorno dell’anno, lontani anni luce da cenoni e luci colorate, ma vicini e dentro al cuore del Festeggiato.

Ti auguro per questo tempo forte di Avvento di vivere la tenerezza e la gioia di una famiglia che attende a giorni la nascita di un bimbo. Mille cose da preparare, mille pensieri per il nascituro, mille attenzioni perché il suo “atterraggio” sia morbido e dolce.

Ti auguro di facilitare la nascita del vangelo in ogni pagina della tua e altrui vita, vivendo il comandamento dell’amore anche quando costa.

Ti auguro di ritrovare te stesso negli occhi di quel Bambino che dà senso e valore a tutta una vita, anche ai momenti di paura e di buio.

Ti auguro, di tutto cuore, buon Avvento.