Alzati!Gesù uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!”Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?”. Gesù rispose loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano”. (Lc 5,27-32)
Se toglierai di mezzo a te il puntare il dito,allora brillerà fra le tenebre la tua luce. (cf. Is 58,9-10)

Un semplice sguardo e una sola parola di Gesù tengono in piedi tutta la scena. Anzi fanno balzare in piedi Levi! Ma andiamo con ordine.

Spesso nella vita uno sguardo dice tante cose: può dire dolore, gioia, sorpresa, commozione, esiste lo sguardo d’intesa, o anche uno sguardo pieno di amore o di odio… Questo sguardo ha cambiato tutta la vita di Levi, un pubblico peccatore…  e poi quella parola: Seguimi! Levi non pone domande, non pone alcuna resistenza: si alza e segue Gesù.
Il brano prosegue dicendo che Levi offre un pranzo o una cena, non lo sappiamo, ma possiamo pensare che sia un banchetto di riconoscenza a Gesù che lo ha chiamato, che non ha avuto schifo della sua vita di peccatore, che non ha avuto paura di lui, ma che lo ha accolto così come è: Levi, punto e basta.
In questo banchetto qualcuno chiacchiera un po’ troppo, anzi mormora, e sembra la continuazione ideale del dialogo di ieri: ok, non digiunate perchè lo Sposo è con voi, ma almeno non mangiate coi peccatori! Un po’ di decenza su! 
Gesù sente la domanda posta e toglie d’imbarazzo i suoi discepoli rispondendo come abbiamo letto. 
Gesù non cerca i sani, i perfetti, non cerca le immacolate concezioni, ma proprio i malati, i peccatori, i lontani da Dio. E sta con loro per poterli avvicinare a Dio, per fare sperimentarer loro l’Amore, quell’Amore incondizionato che ha chiamato Levi.
Come Levi non pronunciamo parola: alziamoci e seguiamo colui che ci può rendere felici.