Lc 10,1-12.17-20

In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.

Quando incontri una persona, si incontrano due vite, la tua e la sua, e come un’alchimia che si intende realizzare. Non sempre è perfetta: si possono creare chiusure, contrapposizioni, scontri, e ognuno si tiene stretto la sua presunta verità. Certamente la buona riuscita dell’alchimia non dipende tutta da te, ci si sposa sempre in due. Tu però hai una grande risorsa: entrare nella casa dell’altro in punta di piedi, con un bel sorriso, magari un dono, un abbraccio, e un augurio. Questa serie di atteggiamenti predispone te stesso ad essere persona di pace, e questo richiede lavoro interiore, fatica, cammino di raggiungimento. Quando incontri l’altra persona donerai tutto questo, e favorirai lo scambio, la relazione. E se l’altro ha un diavolo per capello e ti investe di miserie? Lavorando ancora su te stesso, tu rimani persona di pace, certo ti dispiace e ti può innervosire una persona che si pone in questo modo. Ma non vorrai buttare via tutta la fatica che hai compiuto per essere quello che sei! Fai tre passi indietro, e te ne vai, sperando in alchimie migliori.

Dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.

Ok, l’altra persona è ben disposta, ti accoglie con gioia e iniziate un dialogo. Sicuramente se siete amici ti comunicherà qualche problema, un dispiacere, la malattia di un familiare. Non avventurarti con frasi precotte, non essere il facilone che “vedrai andrà tutto bene”. Sii tu in quel momento il bene che auguri, la soluzione che auspichi, la guarigione che desideri. Troppo, davvero troppo facile delegare a Dio, o agli eventi. Vivi con questa persona tutto il bene di cui sei capace. E ti assicuro, non servono molte parole. Sicuramente hai vissuto una situazione simile, in cui una persona, amica o conoscente, non ha risolto il tuo problema, ma ti ha donato pace, serenità speranza. E hai potuto affrontare il problema con energie nuove. Ecco, adesso tocca a te!

Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.

Sei stato bravo? Sì dai, però non fermarti a questo, come un gallo cedrone che espone le sue variopinte piume. Sii felice dei risultati, e vai oltre. Anche perché ogni giorno puoi essere presenza di conforto (quello vero!) e di pace. Nessuna medaglia, nessun riconoscimento. Solo la gioia grande di aver donato al mondo un’ondata di energia positiva. E tutto il bene che fai non è mai perso, non è mai vano. Sarà la tua torcia nei momenti bui, quando fatichi a trovare il senso e la direzione. Sarà una stella piccola ma luminosissima che ti rincuora e ti dice “io ci sono per te.” E arriverà l’alba.

Buona domenica!